I LEONI DELLE FIANDRE !!!

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Delle fiandre sono sicuramente celebri i centri storici tardo gotici delle bellissime città di Brugge, Gant, Anversa, i capolavori della scuola pittorica fiamminga nata nel ‘400 fondata dai fratellli Huber e Jan Van De Eyck; le fantastiche Birre d’Abbazia; le “french fries” patatine fritte.

Per noi amanti della bicicletta le fiandre sono muri, pavè, vento, sudore, fatica e la sconfinata passione del suo popolo per lo sport più bello del mondo, che raggiunge il suo apice ogni anno durante la così detta “settimana santa” con la Ronde Van Vlaanderen.

Settimana santa è il termine adatto perchè in questo fazzoletto di Belgio affacciato sul mare del Nord, il ciclismo è religione.

Quest’anno l’Asd Gorgonzola Ciclismo è tornata per la terza volta sulle strade fiamminghe con un gruppo di ben 16 amici, 13 ciclisti, 3 accompagnatori.

Siamo partiti all’alba di giovedì 4 aprile con due pullmini e un’automobile alla volta di Anversa con grande entusiasmo e un pizzico di timore soprattutto per chi si accingeve ad inziare la prima campagna del nord.

Il lungo viaggio è sempre importante per cementare il gruppo e creare il giusto affiatamento.

La Svizzera ci ha purtroppo giocato un brutto scherzo, poichè in prossimità del Gottardo ci siamo trovati nel mezzo di una vera e propria bufera di neve, che aveva depositato al suolo ben 60 cm di neve in poche ore, mettendo in crisi anche i sempre efficienti elvetici.

Macchine incastrate sotto i guard rail, pullmini di traverso, autostrada quasi impraticabile ci hanno costretto a quasi 3 ore di sosta forzata.

Ripartiti abbiamo attraversato Francia, Lussemburgo e finalmente alle 20.15 siamo giunti ad Anversa per sistemarci nel bellissimo Hotel Radisson Astrid, proprio di fronte alla Stazione Monumentale.

La prima sera è stata caratterizzata da una bella cena ristoratrice, dopo il lungo viaggio e da un piacevole dopo cena tra una birra e l’altra, i racconti di chi la ” Ronde” l’aveva già corsa e le aspettative di chi si accingeva a sfidare per la prima volta il pavè fiammingo.

Il venerdì è tradizionalmente il giorno del ritiro dei pacchi gara ad Oudenaarde, cui è seguita la visita di Brugge, indubbiamente la città più affascinante delle fiandre, Ci siamo concessi anche un’escursione in battello lungo i canali del centro, catturati dalle architetture sontuose, dai maestosi palazzi e dalle caratteristiche case ravvicinate.

Salutiamo “la Venezia delle Fiandre” con un bel boccale di birra e rientrati ad Anversa sono da subito iniziati i ferventi preparativi per per la cicloturistica dell’indomani. Ultimi controlli alle bici, vestiario adeguato al clima secco ma abbastanza fresco, barrette, gel per affrontare una lunga giornata in sella. Cena in Hotel e quasi tutti a nanna presto ……..salvo qualcuno che ha proseguito nella degustazione di vini e liquori fini a tarda sera (il tutto messo a disposizione dal nostro super Tino)!!!

Alle 5,30 suona la sveglia, dopo una colazione fugace grazie al pocket lunch messoci a disposizione dall’hotel, ci si prepara per farsi trovare pronti alle 6,40, giusto in tempo per raggiungere Marckt Platz e la Schelda ed incolonnarci, pronti a partire per la Ronde Van Vlaanderen.

Sergio, Maurizio e Mimmo sono partiti in Pulmino addirittura alle 5,45 per raggiungere Oudenaarde dove avrebbe preso il via per il percorso da 178 km.

Marco e Tino non hanno avuto il tempo di salutarci poichè ci siamo ritrovati subito allo start senza neanche rendercene conto.

L’andatura è stata subito sostenuta e dopo 50 km circa, i nostri due amici del Fly Team”, Roccia e Bonz, hanno preso il largo godendosi il loro fiandre, Claudio è rimasto un poco attardato mentre il resto del gruppo ha proceduto compatto, attendendosi quando ce nè stata necessità.

Io, Gigi “il Presidente”, nonno Fuma, Marco ” il Diretur”, Bonny , Berry, il mitico “Cop” del Team Bike Segrate abbiamo spianato tutti i muri e affrontato con impeto i tratti in pavè che hanno messo a dura prova le nostre gambe.

In ogni abitato attraversato si percepisce tutta la partecipazione del popolo fiammingo, con famiglie intere a bordo strada, bambini che ci acclamano come fossimo Sagano o Gilbert, ma in realtà eravamo solo 16.000 amatori che per un giorno si sono sentiti protagonisti di un evento unico

Come sempre lo spartiacque della corsa è il temibile Koppenberg, una stretta mulattiera dal pavè dissetato, a schiena d’asina con la pendenza che arriva al 22%. L’organizzazione ha pensato bene di far passare sul muro gruppetti di 20/30 corridori per volta ma purtroppo l’imponderabile è sempre in agguato e la caduta di qualcuno, poco lucido e il conseguente “tappo creatosi, ha costretto tutti noi a salire per qualche metro a piedi per poi risalire prontamente in sella e raggiungere la sommità del “Muro delle Teste”. Solo Gigi è riuscito a passare indenne, senza mettere il piede a terra , mettendo a frutto l’esperienza acquisita nel 2017 ed un’ottima condizione fisica.

Abbiamo avuto un piacevole incontro col grande Alessandro Ballan, ultimo vincitore italiano del Fiandre, persona a modo, sempre gentile e disponibile per una foto o quattro chiacchiere. Un incontro che l’indomani si sarebbe poi rivelato un passaggio di consegna dopo oltre un decennio….

Il finale è sempre elettrizzante con Vecchio Kwaremont e Paterberg che si sono presentati ai nostri occhi avvolti da una folla festante, compresi i nostri Tino, Marco e Angelina che ci hanno incitati senza sosta, spingendoci fino alla linea del traguardo, con l’adrenalina alle stelle e la soddisfazione di aver portato a termine una delle classiche “monumento” più belle del ciclismo mondiale

Foto di rito sulla piazza di Oudenaarde per immortalare un gruppo affiatato ed emozionato, composto da 16 veri “Leoni delle Fiandre” con il diciassettesimo Leone Walter, nostro Angelo custode, che ci ha protetto dall’alto lungo 230 intesi chilometri, immersi nella storia delle due ruote.

La giornata interminabile si è conclusa alle 2 di notte con l’ultimo brindisi sotto il cielo stellato di Anversa.

Rilassati ed eccitati siamo arrivati a Domenica il giorno della Ronde Van Vlaanderen, quella vera!!!

La Grand Platz di Anversa è colma di gente e il vernissage delle squadre, che transitano una dopo l’altra sul grande palco allestito per l’occasione, è manna per ogni appassionato.

Attendiamo il via ufficiale della gara e poi raggiungiamo rapidamente i nostri pulmini per guadagnarci un posto in prima file lungo il Vecchio Kwaremont, dove abbiamo assistito a due passaggi della corsa, più la gara femminile.

Dopo il primo assaggio dei Big attendiamo il transito delle ragazze con un’attivissima Bastianelli che poi avrebbe vinto lo sprint aggiudicandosi la corsa dei suoi sogni !!!!

L’attesa dell’ultimo passaggio è snervante e ammazziamo il tempo mangiando un hot dog, patatine e bevendo qualche birra, perchè come si sà ” la fame è brutta ma la sete guai !!”

Ci siamo !!!! l’elicottero è vicino e scorgiamo dal mega schermo lo scatto di un corridore dell’ Education First !! sarà forse Langeveld ? Vanmarcke ? no !! è Alberto Bettiol !!!! La sua sagoma spunta all’orizzonte ed esplode il tifo : Alè Bettiol !!!! Alè Bettiol !!!!!!

Non stiamo più nella pelle, le facce degli inseguitori sono stravolte da Van Avermaet a Sagan, il vantaggio cresce !!!!!

Alberto guadagna anche sul Paterberg e negli ultimi 12 km, sfruttando le sue doti di cronoman, tiene bene

Mancano 5 km, 4….2…. è ai 500 mt, irraggiungibile! Il Leone di Poggibonsi !!!!

Dodici anni dopo Ballan l’italia torna a conquistare il Fiandre !! Sul Kwaremont si sentono echeggiare le urla degli Italiani ma anche dei Belgi perchè alla fine si festeggia sempre e comunque, è la festa del ciclismo, la festa per un ragazzo che stava andando forte ma che pochi, forse nessuno, avrebbe pronosticato vincitore.

La ciliegina sulla torta di una trasferta incredibile vissuta con lo spirito dei bambini, alla ricerca sempre di nuovi traguardi, emozioni, esperienze uniche, con in testa sempre chiaro il motto “Sometimes you don’t need a plan, you just need a big balls” [smartslider3 slider=”6″]

Doveroso ringraziamento a Marco “Il Diretur” che ci ha permesso di soggiornare in una super struttura a 5 stelle, ai nostri mitici accompagnatori Marco e Tino sempre disponibili e pronti anche a fare “baracca” quando serve, cioè sempre !!

Un monumento poi ad Angelina che da una vita sopporta il marito Sergio e per quattro giorni ha dovuto sopportare altri 14 ragazzacci terribili !!

Qualcuno ha percorso oltre 1000 km. a piedi da Gorgonzola ad Anversa, qualcun’altro si è fatto fregare da sotto il naso preziosi boccali …..

Altri, hanno reso virali sui social le nostre performance nei pub, sui muri e in ogni angolo delle Fiandre !!!

Semplicemente grazie a tutti i ragazzi che hanno voluto condividere un’esperienza che rimarrà indelebile nei nostri ricordi, impressa sulla pelle come un tatuaggio e che darà impulso per nuove appassionanti avventure alla conquista delle “Classiche Monumento” e non solo !!!

Tom

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